A chi si rivolge

A pazienti

A TUTTI, il dormire è un bene che va preservato, per l’efficacia che riscontra nella vita diurna quotidiana.
Migliorare il proprio sonno non è solo un piacere, non significa solo raggiungere un maggior benessere, è soprattutto implementare le capacità prestazionali intellettive e fisiche, accrescere il rendimento e la resistenza nella azione sportiva agonistica e amatoriale, ridurre la stancabilità, velocizzare i riflessi, diminuire il rischio di errori in ogni attività e aumentare la sicurezza e la produttività sul lavoro.

 

  • Ai bambini, per il russamento e i disturbi respiratori notturni
  • Alle donne, per concomitanti alterazioni ormonali e menopausali
  • Agli sportivi, per il rendimento psico-motorio
  • Ai lavoratori, per migliorare la sicurezza e la concentrazione sul lavoro
  • Ai patentati, per ridurre i rischi di incidenti
  • Ai guidatori professionisti, per ridurre il rischio ai loro trasportati

A medici di base

Costituiscono un filtro fondamentale e insostituibile, per individuare i pazienti, afflitti dalle sintomatologie più varie, che necessitano di approfondimento di studio del loro sonno.

Moltissimi sono i sintomi e segni diurni che sono correlabili a patologie derivanti dal sonno alterato, e spesso sono pazienti che riferiscono di dormire bene o che non notano anomalie.

Molti di loro sono portatori di patologie etichettate come primarie o idiopatiche (tipica l’ipertensione), ma che sono secondarie ad apnee notturne e a disturbi del sonno.

Molti di loro sono pazienti in terapia per le malattie più svariate, e che per l’efficacia, richiedono un importante riscontro di un sonno corretto che implementi l’attività immunitaria.

Se necessita di terapia in collaborazione, il paziente verrà rimandato allo stesso medico che lo ha inviato per lo studio del sonno, con tutte le eventuali indicazioni.

A medici specialisti

PEDIATRI –  oltre ai vari disturbi del movimento nel sonno, che spesso sono di interesse relativo, il nemico principale è il russamento del bambino, che seppur trascurato, può indicare, se associato ad apnee (anche poche/ora) e/o a desaturazioni, disturbi respiratori medi o gravi. Questo comporta ipereccitabilità/nervosismo del soggetto, svogliatezza nelle attività scolastiche/sportive, e soprattutto disturbi di crescita.

Non risulta ci siano strutture sanitarie, neanche ospedaliere, che routinariamente siano in grado di verificare con monitoraggio notturno domiciliare (non invasivo) tale frequente e seria evenienza.

In caso sia necessaria terapia, verrà effettuata in collaborazione con il pediatra o l’otorino che ha individuato il sospetto.

GERIATRI – modifiche senili del sonno.

INTERNISTI – ricerca di patologie OSA, non solo in pazienti comorbidi, l’epidemiologia è molto significativa, spesso in soggetto magro con facies non caratteristica.

Moltissime sono le patologie internistiche che trovano origine in patologie del sonno con rilevazioni notturne non attuate, o spesso non ben eseguite. Ci sono diversi casi giunti all’osservazione, successivamente risolti, che presentavano alterazioni della crasi ematica (in pazienti che effettuavano salassi terapeutici periodici), dovuti a ipossia notturna intermittente da OSA.

PNEUMOLOGI – patologie respiratorie varie complicate con disturbi respiratori notturni.

OTORINOLARINGOIATRI – sospetta OSA, ma anche OSA diagnosticata che male risponde alle terapie – si consiglia visita completa del sonno per ricerca di patologie notturne associate che non sono rilevate dal solo esame poligrafico. Indispensabile la collaborazione terapeutica con l’ORL che invia il paziente.

UROLOGI – minzione notturna frequente con quantità di urina consistente, tipico sintomo OSA (non patognomonico).

NEUROLOGI – sintomi numerosi, tra cui disturbi dell’andatura, diminuzione di concentrazione e perdita di memoria.

CARDIOLOGI – rischio molto elevato di ictus, infarto del miocardio, aritmie.

ANESTESIOLOGI – prima di intervento chirurgico programmato, in paziente con questionario STOP-BANG positivo.

ODONTOIATRI – ricerca del paziente OSA con esame obiettivo orale e anamnesi, e terapia eventuale con apparecchio MAD.

Indispensabile la collaborazione continua con l’odontoiatra, al quale verrà rimandato il paziente con indicazioni per esecuzione MAD, e follow-up.

Se l’odontoiatra mittente non esegue MAD, il dispositivo verrà da noi eseguito e poi rimandato allo stesso, con indicazioni anamnestiche per follow-up semestrale.

Per tutti i colleghi che collaborino in questa medicina multidisciplinare, è fondamentale dire che, per individuare le varie e frequentissime patologie del sonno, non è sufficiente far eseguire una poligrafia (erroneamente viene scambiata per polisonnografia, in realtà è quasi sempre un monitoraggio cardio respiratorio notturno), che poi in caso di positività prevede sempre e solo la terapia C-PAP considerata come unica terapia.

È necessaria visita specialistica con medico esperto in medicina del sonno, che stabilisce le priorità diagnostiche (mai invasive), e utilizza tutte le varie opzioni terapeutiche (non unicamente la C-PAP) partendo da quelle più efficaci, in base allo studio del caso, e più confortevoli per il paziente.